Disbiosi intestinale nei bambini

Per garantire la salute dell’intero organismo, non si può prescindere dall’intestino, definito, non a caso “secondo cervello”. È fondamentale lavorare sul bambino – spiega il dottor Bottaro – perché è proprio nei primi mesi di vita che si forma la nostra impronta batterica individuale. La nostra salute è legata a questa impronta che una volta programmata è molto difficile da modificare e può condurre a malattie croniche e obesità.

Cosa è e quali sintomi presenta la disbiosi intestinale?

Termine non troppo noto ai non addetti ai lavori, la “disbiosi intestinale” è la fonte di tanti mal di pancia nei bambini. Quando il microbiota, che è una macchina perfetta ma estremamente delicata, va incontro a fastidiose alterazioni e i batteri nocivi, Actinobatteri e Proteobatteri, prendono il sopravvento, iniziano gli squilibri.

Il gastroenterologo dottor Salvatore Cucchiara illustra i sintomi più comuni:

• dolori addominali
• sintomi suggestivi dell’intestino irritabile
• gonfiore e distensione addominali
• diarrea cronica che si può alternare a momenti di stipsi
• sindrome dell’intestino contaminato

I meccanismi con cui si producono tali sintomi riguardano fondamentalmente un danno all’integrità dell’epitelio intestinale con conseguente aumento della permeabilità intestinale, fenomeni di malassorbimento, gradi moderati di infiammazione intestinale, alterata motilità e sensibilità dell’intestino, secrezione di acqua ed elettroliti che determina diarrea.

Come ristabilire l’equilibrio della flora intestinale nei bambini grazie ai probiotici

Cosa fare in caso di disbiosi intestinale nei bambini?
L’uso di probiotici e fermenti lattici ad alto dosaggio può aiutare a ristabilire una condizione di eubiosi.
La dott.ssa Lisa Mariotti, nutrizionista, chiarisce che ogni disbiosi va trattata associando una dieta bilanciata e sana, ai probiotici, da anni considerati la nuova frontiera del benessere. La definizione ufficiale di “probiotico” fa riferimento a microrganismi vivi che, quando somministrati in una quantità adeguata, conferiscono effetti benefici misurabili e dimostrabili all’ospite. I probiotici non conterranno solo un ceppo batterico ma ceppi differenti che cooperano tra loro per portare beneficio all’organismo, come per esempio l’associazione di Bifidobacterium Animalis, Bifidobacterium breve, Streptococcus Thermophilus. I probiotici possono poi essere associati ai prebiotici, composti di origine alimentare, non digeribili o assorbibili da parte del nostro organismo e che hanno il compito di andare a stimolare in maniera selettiva, se assunti in quantità adeguata, la crescita del microbiota o dei batteri con cui vengono ingeriti.