ENTERITE

L’enterite è tra i più diffusi disturbi correlati ad un’alterazione del microbiota intestinale, quell’insieme unico di microrganismi in simbiosi che convivono nell’intestino umano.

Data la diversità della microflora intestinale per ciascun individuo, si parla di impronta batterica. Si, il microbiota è unico esattamente come lo sono le impronte digitali, ma in più dal suo equilibrio può dipendere il benessere di tutto l’organismo.

Cos’è l’enterite

La disbiosi (disequilibrio) del microbiota intestinale è tra i sintomi di varie patologie, tra cui l’ Enterite, una generica infiammazione dell’intestino tenue, la parte “alta” dell’intestino, che si estende tra l’ultimo tratto dello stomaco e l’intestino crasso.

 

Quando l’enterite coinvolge lo stomaco, si parla di gastroenterite, mentre in caso raggiunga il colon si parla di enterocolite.

Le cause dell’enterite

L’enterite può avere diverse origini, ma più spesso è legata ad infezioni di tipo:

  • Batterico. Si manifesta come conseguenza del consumo di alimenti e bevande contaminate da batteri che causano intossicazione alimentare. Questi batteri si possono sviluppare durante la fase di lavorazione per:
    • assenza di un corretto lavaggio, soprattutto di frutta o verdura o di un lavaggio con acqua contaminata
    • scorretta conservazione del cibo
    • scarsa igiene di chi lo manipola.
  • Virale. Come conseguenza di un’influenza intestinale.
  • Parassitario. Dovuta alla presenza di vermi nell’intestino.

 

Altre cause, meno comuni, di enterite sono:

 

  • Utilizzo non corretto di antinfiammatori non steroidei (FANS)
  • Reazioni allergiche o autoimmuni
  • Utilizzo di sostanze stupefacenti (come la Cocaina) che riducono l’afflusso di sangue all’intestino
  • Malattie infiammatorie croniche, come il Morbo di Crohn
  • Radioterapia antitumorale (enterite da radiazioni) o chemioterapia

Sintomi dell’enterite causata da influenza intestinale

Tra i sintomi più comuni dell’enterite di origine infettiva troviamo:

  • Diarrea con feci liquide. A volte le evacuazioni possono presentare tracce di sangue o muchi (questi ultimi, più evidenti nelle enteriti di origine batterica e più rari in quelle di origine virale).
  • Crampi o dolori addominali
  • Vomito
  • Aumento della temperatura corporea
  • Nausea e inappetenza
  • Sensazione di malessere diffuso
  • Dimagrimento
  • Disidratazione

Sintomi dell’enterite da sensibilità alimentari

  • Dolore e gonfiore all’addome
  • Flatulenza
  • Diarrea
  • Difficoltà digestive
  • Rash cutanei pruriginosi

 

In alcuni casi questi sintomi vengono accompagnati da emicrania, sonnolenza, malessere generale.
Al contrario delle allergie, che presentano una reazione avversa immediata, le intolleranze alimentari non portano a conseguenze nel breve periodo. La diagnosi di intolleranza e la successiva esclusione temporanea dalla dieta del cibo mal tollerato, potrà pertanto essere fatta solamente da uno specialista.

Rimedi all’enterite

Puoi favorire il recupero del tuo benessere intestinale con alcune semplici pratiche:

  • Reidrata l’organismo, bevendo acqua, tè o camomilla non zuccherate. Bevi a sorsi piccoli e frequenti, evitando di sovraccaricare stomaco e intestino, per non stimolare ulteriori conati di vomito o scariche di diarrea.
  • Resta a riposo per permettere al tuo corpo una risposta più rapida.
  • Riduci le fibre perché aumentano la peristalsi intestinale. Meglio evitare quindi i prodotti a base di cereali integrali, la frutta fresca o secca, le verdure e i legumi.
  • Rinuncia a tutti i sapori speziati e piccanti, a frittura e insaccati, perché peggiorano l’infiammazione.
  • Evita il consumo di:
    • Caffè, che ha un effetto lassativo e potrebbe perciò peggiorare la diarrea
    • Alcolici, la cui azione diuretica può aggravare lo stato di disidratazione
    • Zuccheri, che contribuiscono ad alterare il microbiota intestinale, peggiorando i sintomi
    • Latte e latticini. Il consumo di latte e latticini dovrebbe essere evitato, in particolar modo in caso di sensibilità al lattosio, in quanto può contribuire a peggiorare la putrefazione intestinale e gli attacchi diarroici. In caso di enterite, può difatti verificarsi un deficit temporaneo di lattasi, l’enzima deputato alla scissione del lattosio in glucosio e galattosio, che al contrario del lattosio sono digeribili dall’intestino.
  • Consuma pasti leggeri, basati su alimenti di facile digeribilità e dalle proprietà astringenti, tra cui:
    • riso o pasta in bianco
    • pesce lesso o al vapore
    • carne bianca senza aggiunta di grassi
    • patate bollite
    • banane ben mature
    • crackers
    • biscotti secchi a basso contenuto di zuccheri e grassi
    • Formaggi grana ad alta stagionatura, ricchi di sali minerali e naturalmente poveri di lattosio
  • Considera l’assunzione di probiotici e fermenti lattici, per riequilibrare il microbiota intestinale alterato. Una flora batterica sana, infatti, è fisiologicamente in grado di contrastare i patogeni e di supportare il sistema immunitario. Assicurati di scegliere un probiotico con un alto numero di cellule vive e diverse specie e ceppi, in grado di adattarsi alle tue esigenze specifiche.
  • Assumi antidiarroici solo se consigliati dal medico e per il tempo necessario a fermare le evacuazioni troppo liquide e frequenti.
  • Consulta il tuo medico perché nel caso di enteriti batteriche, virali o parassitarie, potrebbe rendersi necessaria una terapia su misura, a base di antibiotici, antiparassitari o antivirali.

Cosa fare – enterite da cattiva digestione

Alcuni suggerimenti per affrontare l’enterite da indigestione:

  • Consuma pasti leggeri e masticali lentamente. Evita il consumo eccessivo e veloce di cibi elaborati o fritti poiché può interferire con la digestione e la peristalsi intestinale. È preferibile consumare pasti più moderati durante la sera, quando il metabolismo rallenta.
  • Limita gli alcolici, gli zuccheri e le bibite gassate, che irritano la mucosa gastrica peggiorando i sintomi dell’indigestione.
  • Aiuta la digestione bevendo:
    • soluzioni di acqua e bicarbonato di sodio. Il bicarbonato è utile a neutralizzare l’acido cloridrico prodotto dallo stomaco. In caso di indigestione accompagnata a bruciore di stomaco, basterà creare una soluzione con un cucchiaino di bicarbonato disciolto in un bicchiere d’acqua, per tamponare gli acidi presenti nello stomaco e favorire i processi digestivi.
    • tisane di camomilla , dall’azione lenitiva, antinfiammatoria e antispasmodica.
    • decotti di alloro, pianta antinfiammatoria e antibatterica.
    • tisane al coriandolo, dalle proprietà carminative, digestive e antispastiche.
    • Prendi in considerazione di assumere fermenti lattici ad azione probiotica, per ristabilire l’equilibrio della microflora intestinale compromessa. Un microbiota sano, difatti, contribuisce a contrastare spontaneamente i microrganismi nocivi, supportando il sistema immunitario.

Cosa fare – enterite nei bambini

I bambini sono particolarmente a rischio di disidratazione. In caso di enterite, sarà pertanto fondamentale intervenire rapidamente con:

  • Terapia reidrante. Se tollerata, è importante bere molta acqua, a piccoli sorsi ed eventualmente integrare con bevande iposmolari. Nel caso dei lattanti, non interrompere in nessun caso. Qualora i liquidi non fossero tollerati, il medico potrebbe consigliare la reidratazione per via endovenosa.
  • Rialimentazione. Se per 24-48 il bambino è in grado di tollerare i liquidi, si potrà reintrodurre il cibo, scegliendo tra alimenti astringenti e remineralizzanti, tra cui:
    • carne bianca e pesce magro bolliti, a vapore, al forno, alla griglia
    • riso o pasta con un filo di olio extra-vergine di oliva e se gradito del formaggio grana
    • patate e carote cotte senza aggiunta di grassi
    • mela grattugiata o banana non troppo matura
  • Fermenti lattici probiotici specifici per bambini per riequilibrare la naturale microflora intestinale. Scegli integratori che contengono grandi quantità e specie molto diverse di batteri per venire incontro alle esigenze uniche del tuo bambino. Considera l’acquisto di prodotti che combinino i probiotici con altri ingredienti come il finocchio, che può aiutare a ridurre delicatamente il gonfiore addominale, e le vitamine, essenziali per prevenire squilibri e garantire un corretto sviluppo.

Come prevenire l’enterite

Per prevenire l’enterite batterica o virale, puoi adottare alcune misure:

  • Igienizza spesso le mani con accuratezza. Acqua e sapone, se utilizzati per almeno 20 secondi, sono in grado di eliminare i germi presenti sulla cute. Non dimenticarlo, soprattutto prima di preparare o consumare un pasto, se devi somministrare un farmaco o dopo aver utilizzato i servizi igienici, cambiato un pannolino, toccato superfici particolarmente a rischio o accarezzato un animale.
  • Abbi cura della manipolazione del cibo. Rispetta le corrette pratiche di conservazione dei diversi alimenti, per evitare la proliferazione di batteri. Evita carni crude o poco cotte (incluse quelle di pesce e i frutti di mare), se non ne conosci l’esatto processo di depurazione. Latte fresco non pastorizzato o derivati del latte non trattati termicamente sono poco sicuri.
  • Scegli accuratamente cosa bere. Quando viaggi o raggiungi mete nuove, assicurati che l’acqua sia potabile. Nel dubbio, prediligi l’acqua minerale in bottiglia, senza ghiaccio: le basse temperature non sempre sono in grado di uccidere i patogeni contenuti nell’acqua
  • Mantieni le distanze. Evita il contatto diretto con i sanitari dei bagni frequentati da molte persone. Se qualcuno manifesta sintomi di infezione intestinale, come diarrea e vomito, fai areare i locali, evita contatti diretti e non condividere posate, bicchieri o asciugamani.
  • Disinfetta spesso le superfici se qualcuno è malato o è appena guarito. Poiché l’enterite virale è contagiosa anche 48 dopo la scomparsa dei sintomi, qualsiasi superficie possa essere entrata in contatto con le mani della persona contagiata è potenzialmente in grado di trasmettere il virus
  • Puoi integrare l’alimentazione con fermenti lattici e probiotici per mantenere in equilibrio la flora intestinale e promuovere il benessere generale.
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