Malassorbimento intestinale: rimedi per affrontare il disturbo
Accusiamo disturbi intestinali da qualche tempo? Non preoccupiamoci, ma non trascuriamone i sintomi, poiché potrebbe trattarsi di malassorbimento intestinale: rimedi e indicazioni dipenderanno dal nostro quadro clinico.
Vediamo insieme cos’è il malassorbimento e come comportarci
Cosa si intende per malassorbimento e quali sono sintomi e cause?
I nutrienti assunti con la dieta includono molte vitamine e minerali essenziali. Il nostro organismo richiede un apporto stabile di tali nutrienti, utilizzati per:
- costruire, riparare e mantenere le proprie strutture;
- produrre energia, enzimi, ormoni, proteine, cellule, tessuti e ossa;
- combattere gli agenti infettivi.
Il malassorbimento indica una diminuzione della capacità di digerire e/o assorbire gli importanti nutrienti contenuti negli alimenti. Questo può portare a malnutrizione o a sintomi associati alla carenza di specifici nutrienti.
Il malassorbimento può distinguersi in:
- malassorbimento generalizzato se coinvolge le tre principali classi di nutrienti, e cioè proteine, zuccheri e grassi.
- malassorbimento selettivo, se riguarda una singola classe di nutrienti.
- malassorbimento totale, se riguarda tutto l’intestino tenue.
- malassorbimento parziale, se riguarda solo un tratto dell’intestino.
Il malassorbimento va sospettato in presenza di sintomi cronici da carenza di uno o più nutrienti importanti e persistenti alterazioni intestinali, come ad esempio stipsi, diarrea, dolori addominali, gonfiori addominali, meteorismo.
Le cause potenzialmente responsabili di malassorbimento sono molteplici e piuttosto difficili da classificare. Tra tutte, la celiachia rappresenta la malattia più frequentemente associata a malassorbimento.
Tra le sindromi da malassorbimento di natura infettiva ricordiamo la diarrea del viaggiatore, l’influenza intestinale e la parassitosi intestinale.
Tra le sindromi dovute a una carenza enzimatica, ricordiamo l’intolleranza al lattosio e ad altri zuccheri, come ad esempio fruttosio e saccarosio.
Tra le altre possibili cause di malassorbimento rientrano: squilibri della flora batterica intestinale, morbo di Crohn, colite ulcerosa.
Come possiamo affrontare il malassorbimento intestinale?
Per il malassorbimento intestinale, rimedi e trattamenti dipendono, ovviamente, dalle cause responsabili del disturbo. Vediamo alcune, possibili opzioni:
- Possono essere richieste specifiche integrazioni alimentari per colmare carenze nutrizionali, che nei casi più gravi andranno eseguite per via venosa (nutrizione parenterale);
- In presenza di deficit enzimatici può essere utile la supplementazione di enzimi digestivi animali o vegetali;
- Diete di esclusione possono essere utili in presenza di intolleranze alimentari e celiachia (evitando, ad esempio, gli alimenti che contengono glutine);
- L’assunzione di fermenti lattici può essere utile per ripristinare il normale equilibrio della flora batterica intestinale nelle sindromi da malassorbimento dovute o associate a disbiosi. I fermenti lattici sono batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di ripristinare e riequilibrare la microflora intestinale alterata.