Combattiamo il malassorbimento: sintomi e cause di questo problema
Abbiamo mai sentito parlare di malassorbimento? Sintomi e cause sono vari e complessi. Vediamo dunque insieme di cosa si tratta e come far fronte a questa condizione.
L’espressione malassorbimento coinvolge l’intestino e raccoglie diverse condizioni, che hanno in comune l’insufficiente assorbimento di nutrienti come grassi, zuccheri, elettroliti (importanti minerali) e proteine.
Nel colon arrivano quantità importanti di zuccheri e amidi mal digeriti, non assorbiti o non trasportati lungo i vasi linfatici, quindi fermentati dalla microflora locale, con una sensibile produzione di sostanze volatili.
Quali sono i sintomi del malassorbimento?
Il malassorbimento può distinguersi in:
- Malassorbimento generalizzato se coinvolge le tre principali classi di nutrienti, e cioè proteine, zuccheri e grassi, e può causare diarrea e presenza di grassi nelle feci.
- Malassorbimento selettivo, se riguarda una singola classe di nutrienti.
- Malassorbimento totale, se riguarda tutto l’intestino tenue.
- Malassorbimento parziale, se riguarda solo un tratto dell’intestino e non c’è diarrea.
Altri sintomi di malassorbimento sono:
- Dimagrimento;
- Evacuazioni abbondanti;
- Gonfiore addominale;
- Dolore addominale;
- Flatulenza;
- Intolleranze alimentari.
Quali sono le cause del malassorbimento?
Le cause del malassorbimento sono varie e complesse. Per capire in maniera più intuitiva di cosa stiamo parlando, possiamo fare due esempi di intolleranze alimentari.
INTOLLERANZA AL LATTOSIO. Un tipico esempio di malassorbimento è quello determinato da un deficit dell’enzima lattasi, la cui carenza impedisce l’assorbimento del lattosio, lo zucchero presente naturalmente nel latte. L’intolleranza al lattosio è piuttosto diffusa tra molti di noi e può essere risolta scegliendo latte e latticini privi di lattosio.
CELIACHIA. Un altro esempio di malassorbimento è la celiachia. In questa situazione infatti non solo il glutine non viene assorbito, ma si crea una reazione immunitaria che appiattisce i villi intestinali, gli organi deputati all’assorbimento del glutine. Alla celiachia non c’è cura, se non quella di evitare gli alimenti contenenti glutine.
Altre cause che possono condurre a malassorbimento sono:
- Sindrome da intestino irritabile;
- Malattie infiammatorie intestinali, come ad esempio morbo di Crohn o colite ulcerosa;
- Intolleranza ai carboidrati, che comporta un’incapacità di elaborare zuccheri e amidi;
- Allergie alimentari di diverso tipo.
Come ovviare a una condizione di malassorbimento?
Come possiamo gestire sintomi e cause del malassorbimento? Ciò che possiamo fare è rivolgerci al nostro medico di fiducia il quale, dopo aver effettuato una diagnosi, ci indicherà la terapia migliore per la nostra situazione.
Contestualmente a una terapia medica mirata, potrebbe essere utile l’assunzione di fermenti lattici. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di ripristinare e riequilibrare la microflora intestinale alterata.