Mal di pancia, perché insorge? Scopriamo cause e rimedi utili
Il mal di pancia è un sintomo costante delle nostre giornate e vogliamo capire quali possano essere le cause e quali i rimedi per trovare sollievo? Scopriamo insieme quali sono le principali cause del dolore addominale e quali sono i comportamenti corretti da adottare per attenuare il disturbo.
Quali sono le cause del mal di pancia?
Quando parliamo di dolore addominale, di solito intendiamo un dolore generico al basso ventre, spesso localizzato a livello dell’addome e dell’intestino. Il mal di pancia è un sintomo molto comune: ogni persona, almeno una volta nella vita, ne è interessata.
Nella maggior parte dei casi, il male all’addome è un sintomo temporaneo che si attenua spontaneamente entro poche ore o regredisce mettendo in pratica alcuni accorgimenti come, per esempio, seguire un’alimentazione corretta e bilanciata.
Tuttavia, il mal di pancia non deve essere sottovalutato: se il dolore non si attenua, ma diventa acuto, persistente e caratterizzato da crampi, è consigliabile rivolgersi al proprio medico per approfondirne le cause. In alcuni casi, infatti, specialmente quando si ha dolore alla pancia con febbre, nausea, vomito e diarrea, potrebbe essere in atto un’infezione batterica o virale che interessa stomaco e intestino.
Ecco alcuni rimedi per contrastare il mal di pancia
Il dolore dell’addome è un sintomo piuttosto fastidioso, soprattutto quando diventa continuo e ricorrente. Per migliorare la funzionalità intestinale e alleviare il fastidio addominale, però, si possono mettere in atto alcuni piccoli accorgimenti:
- Seguire una dieta ben bilanciata in tutti i suoi componenti ed evitare di esagerare con alimenti ricchi di fibre (come cavoli, cipolle, cavolfiori e legumi): se consumati in quantità, essi possono provocare disturbi gastrointestinali.
- Fare tanti piccoli pasti durante la giornata in modo da non sovraccaricare lo stomaco e l’intestino solo nei pasti principali;
- Se si soffre di mal di pancia notturno, cercare di cenare con alimenti più difficili da digerire, come pasta, pane e carboidrati complessi;
- Masticare bene e lentamente i cibi;
- Praticare esercizio fisico in maniera regolare. L’attività fisica, infatti, aiuta a combattere lo stress e facilita il normale transito intestinale;
- Indossare vestiti comodi e non troppi stretti per evitare di esercitare una pressione sullo stomaco e sull’intestino che potrebbe favorire disturbi e dolori;
Tipologie di dolore addominale e perché è utile assumere fermenti lattici
Impariamo a riconoscere il nostro mal di pancia. Eccone alcuni molto diffusi.
Mal di pancia dopo mangiato
Una delle cause più comuni della comparsa del mal di pancia è un’alimentazione scorretta e non bilanciata, sia nella qualità sia nella quantità dei cibi.
In particolare, il mal di pancia dopo i pasti può essere causato da particolari alimenti che, una volta giunti nell’intestino, possono fermentare causando gonfiore addominale e dolore. Cipolle, broccoli, cavolfiori e legumi sono tra gli alimenti che, se consumati in quantità eccessive, possono causare gonfiore associato a mal di pancia. A volte, un consumo eccessivo di tali alimenti può anche provocare dolori addominali e diarrea dopo mangiato.
Anche il latte e i latticini possono causare dolore alla pancia, specialmente in soggetti sensibili e intolleranti al lattosio. Spesso l’intolleranza al lattosio è accompagnata anche da gonfiore all’addome, flatulenza e diarrea.
Nel caso di persone che soffrono di celiachia (intolleranza al glutine) il mal di pancia può manifestarsi dopo aver mangiato alimenti come prodotti da forno e pasta confezionati con cereali contenenti glutine (per esempio: frumento, orzo, segale, avena).
Mal di pancia da stress
Anche lo stress e l’ansia possono essere causa del dolore all’addome. Infatti, la vita frenetica, le tensioni e le ansie quotidiane possono incidere in modo negativo sul benessere del nostro stomaco e del nostro intestino. In particolare, lo stress può alterare la motilità del nostro apparato gastrointestinale provocando per esempio:
- Una digestione difficoltosa, caratterizzata da un ritardo nello svuotamento dello stomaco e talvolta da reflusso gastroesofageo;
- Un transito intestinale lento, con conseguente gonfiore, dolore alla pancia e stitichezza.
Dolore addominale da disbiosi intestinale
Il nostro intestino ospita miliardi di batteri, in costante equilibrio tra loro e con il nostro organismo: questa moltitudine è detta microbiota o microflora normale. La microflora intestinale varia da persona a persona: è possibile affermare che ciascuno di noi ha una propria “impronta digitale batterica” (fingerprint batterico). La salute intestinale dipende dall’equilibrio fisiologico della microflora, a sua volta fondamentale per il benessere di tutto l’organismo.
Un disequilibrio della normale flora batterica intestinale (disbiosi) può essere causa di mal di pancia. La disbiosi è all’origine di diversi disturbi tra cui gonfiore addominale, flatulenza, difficoltà digestive, stipsi o diarrea.
Mal di pancia continuo
In alcuni casi, il dolore al ventre diventa un disturbo cronico che influisce in maniera importante sulla vita quotidiana di una persona. Quando accade, è sempre importante parlarne con un medico per approfondirne le cause, soprattutto se il dolore è associato ad altri sintomi come febbre, perdita di peso, stanchezza generalizzata, stitichezza (stipsi), diarrea o feci non ben formate.
Per dolore alla pancia continuo intendiamo anche quel dolore che si presenta con cadenza settimanale. Questo disturbo, quando non è causato da malattie vere e proprie, è quasi sempre associato a una alimentazione scorretta ed è caratterizzato da un’alternanza di diarrea e stitichezza. Questo tipo di mal di pancia è spesso correlato a quella che viene definita sindrome dell’intestino irritabile o sindrome del colon irritabile.
Fastidio addominale da ciclo mestruale
A volte il disturbo può avere cause che non hanno a che fare con lo stomaco o l’intestino. Un esempio è il dolore da mestruazioni, che può presentarsi con forti dolori all’addome e al basso ventre. In generale, si tratta di un disturbo transitorio, che si presenta più acuto nei giorni prima del ciclo e si esaurisce con l’esaurirsi delle mestruazioni.
Per mantenere il normale stato di benessere del nostro stomaco e dell’intestino è sempre importante seguire un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano. Tuttavia, in alcuni casi, la sola dieta può non essere sufficiente a mantenere il normale stato di salute dell’intestino.
L’equilibrio della flora batterica intestinale può essere messo in discussione dalla presenza di infezioni batteriche e virali, da un’intossicazione alimentare o dall’uso di antibiotici causando mal di pancia, diarrea, nausea, meteorismo, flatulenza e altri spiacevoli sintomi.
In questi casi, assumere fermenti latticiè una buona norma generale per favorire l’equilibrio e il benessere del nostro intestino. I fermenti lattici sono batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di regolarizzare la fisiologica flora batterica intestinale, spesso alterata.
Ricordiamo che sulla mucosa intestinale convivono numerose e differenti specie batteriche, in perfetta interazione con il nostro organismo. In caso di necessità, assumere prodotti che contengono fermenti lattici in quantità e specie diverse è perciò molto importante. Infatti, maggiori sono la varietà e la diversificazione delle specie, più probabile sarà la colonizzazione dell’intestino con le specie esistenti.