Diarrea del viaggiatore: di cosa si tratta e come agire

Abbiamo mai sofferto di diarrea del viaggiatore? Si tratta di un disturbo piuttosto diffuso durante viaggi di media o lunga durata, specie verso paesi caldi.

Vediamo insieme come comportarci per ridurre il problema.

Ecco le caratteristiche della diarrea del viaggiatore:
3- 4 evacuazioni di feci liquide o poco formate, nell’arco di una giornata;
Sintomi associati, tra i quali tra nausea, vomito, dolori addominali, gonfiore addominale, malessere e talvolta febbre.
Durata dell’episodio diarroico di circa 48- 72 ore, con possibilità di ricomparsa durante il soggiorno.
Evoluzione favorevole. I casi non trattati guariscono in 1-5 giorni, anche se talvolta la malattia può avere un decorso più prolungato, protraendosi fino a 10 giorni.

Diarrea del viaggiatore: di cosa si tratta e come agire

Quali sono le cause di episodi diarroici durante un viaggio?

La causa principale della diarrea del viaggiatore è quella microbiologica, cioè derivata da microrganismi. In parole povere, ci ammaliamo se ingeriamo cibi o bevande contaminati da virus, batteri, parassiti.

Questi alimenti sono contaminati con residui fecali depositati da mosche ed altri insetti, mani sporche, suppellettili non pulite adeguatamente. Il contagio può avvenire anche attraverso le proprie mani sporche, l’utilizzo di asciugamani o biancheria contaminata, la frequentazione di ambienti con scarsa igiene.

Perché ciò accade? I viaggiatori provenienti da paesi ad alto tenore di igiene, dove difficilmente vengono a contatto con microrganismi, non riescono a sviluppare sufficienti difese immunitarie.

Quando queste persone si recano in paesi con minore livello di igiene e maggior presenza di agenti infettivi, la naturale flora batterica intestinalene risente sensibilmente. I microrganismi patogeni prendono dunque il sopravvento, debilitando i meccanismi di difesa individuale.

Queste condizioni possono essere aggravate da:

  • stress derivante dai lunghi viaggi;
  • cambiamento del fuso orario;
  • variazione di clima o di ambiente;
  • variazioni di regimi alimentari e di tipo di cibo;
  • sensibilizzazione ad alimenti nuovi;
  • altitudine.

 

Cosa fare per contrastare l’insorgenza del disturbo?

Le indicazioni da seguire per scongiurare la comparsa della diarrea del viaggiatore riguardano, principalmente, il nostro comportamento:

  • Precauzioni alimentari. Evitiamo di consumare alimenti crudi (soprattutto carne, pesce, frutta e verdura) e acqua non proveniente da bottigliette sigillate. Consumiamo sempre alimenti cotti e utilizziamo l’acqua delle bottigliette anche per lavarci i denti e per la nostra igiene personale. Evitiamo anche i cubetti di ghiaccio nelle bibite, poiché l’acqua con cui sono fatti potrebbe essere essa stessa contaminata.
  • Igiene personale. Laviamoci sempre le mani, soprattutto prima dei pasti, e abbiamo cura della nostra igiene intima, utilizzando sempre asciugamani e biancheria puliti.
  • Fermenti lattici. Prima di intraprendere un viaggio è sempre consigliabile iniziare ad assumere fermenti lattici. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di ripristinare e riequilibrare la microflora intestinale alterata. Possiamo iniziare ad assumere fermenti lattici qualche giorno prima della partenza, continuando per tutta la durata del viaggio.