Problemi di stipsi in gravidanza: ecco cause e rimedi
Come possiamo affrontare e ridurre problemi di stipsi in gravidanza? La stitichezza durante la gestazione è un disturbo frequente e diffuso, che può compromettere un periodo emozionante e rallentare le attività quotidiane.
Non allarmiamoci, ma vediamo come contrastare questo sgradevole fastidio.
Capitoli in questo articolo:
Stipsi in gravidanza: come e perché?
La stitichezza in gravidanza è imputabile ai cambiamenti ormonali tipici di questo periodo. L’ormone progesterone, responsabile dell’andamento della gravidanza, contribuisce tuttavia a rallentare la contrazione dei muscoli lisci e la peristalsi intestinale, ossia l’attività della muscolatura dell’intestino. Ciò può comportare il peggioramento di una stitichezza preesistente alla gravidanza o favorire la comparsa del problema.
Non solo. L’aumento delle dimensioni del feto favorisce la compressione del tratto terminale dell’intestino, rallentando il transito delle feci. Questa situazione peggiora con il progredire della gravidanza, ed è massima nel terzo trimestre.
A queste condizioni va aggiunto l’effetto del modificato stile di vita: ridotto movimento fisico, variazioni nell’alimentazione e aumento di peso.
Come contrastare episodi di stitichezza durante la gravidanza?
Gli accorgimenti da seguire per contrastare questo sgradevole disturbo sono, generalmente, di natura comportamentale:
- Assumiamo fibre. Introduciamo un bilanciato apporto di fibre nella nostra alimentazione. Frutta fresca, ortaggi e cereali integrali per un quantitativo di circa 30 grammi di fibra al giorno. Attenzione, però, a non eccedere, per non rischiare la comparsa del disturbo opposto, ossia la diarrea in gravidanza;
- Beviamo acqua. Un apporto idrico ottimale corrisponde ad almeno 1, 5 – 2 litri di acqua al giorno. Beviamo spesso e a piccoli sorsi, per idratarci e contribuire ad ammorbidire le feci, agevolandone l’espulsione;
- Assumiamo fermenti lattici. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di ripristinare e riequilibrare la microflora intestinale alterata. In associazione a un’alimentazione regolare, i fermenti lattici contribuiranno a rafforzare la barriera intestinale.
- Svolgiamo una regolare e moderata attività fisica. La sedentarietà e nemica della regolarità intestinale. Facciamo una passeggiata di trenta minuti al giorno, pratichiamo ginnastica dolce o nuoto. In questo modo contribuiremo a migliorare il transito intestinale e favoriremo la circolazione sanguigna.
- Teniamo sotto controllo il nostro peso con l’aiuto del ginecologo. Un aumento di peso in gravidanza superiore a 10- 13 kg potrebbe acuire il problema, per via dell’eccessiva pressione sul tratto intestinale.
Ricordiamo che queste indicazioni comportamentali sono valide anche e soprattutto se tendiamo a soffrire di stipsi indipendentemente dalla gravidanza. Seguire questi consigli potrà aiutarci a ridurre eventuali fenomeni di stipsi ostinata, evitando di aggravare un problema già esistente.