Cerchi una dieta per la dissenteria? Ecco 6 consigli alimentari da seguire
Può capitare a tutti noi di dover fronteggiare sgradevoli episodi di dissenteria. Gli attacchi acuti sono di solito provocati da batteri, virus, parassiti o infezioni. Invece, la diarrea cronica è generalmente legata a disturbi funzionali, come ad esempio la sindrome da colon irritabile o malattie infiammatorie intestinali, come ad esempio il morbo di Crohn. Quale dieta per la dissenteria seguire? Scopriamo sei consigli pratici.
Dissenteria, quali cause possiamo individuare?
Alcune delle più diffuse cause di dissenteria sono le seguenti:
- Infezioni batteriche. Alcuni tipi di batteri ingeriti attraverso alimenti o acqua contaminati possono provocare la diarrea, specie la diarrea del viaggiatore.
- Infezioni virali. I cosiddetti “virus intestinali” possono causare la comparsa di feci liquide.
- Intolleranze alimentari. Alcune persone non sono in grado di digerire gli alimenti, come ad esempio lattosio e alcuni dolcificanti artificiali.
- Vermi intestinali, ingeriti per bocca da mani o alimenti contaminati. Nei bambini la diarrea causata da parassiti è una situazione diffusa. Attenzione alla diarrea nel neonato, che può condurre in fretta a disidratazione.
- Reazione ad alcuni farmaci. Specialmente antibiotici, ma anche antipertensivi, antiacidi e chemioterapici
- Malattie intestinali. Patologie infiammatorie intestinali (come, ad esempio, morbo di Crohn e colite ulcerosa) e celiachia sono spesso cause di feci liquide.
- Disturbi funzionali all’intestino. Dissenteria e colon irritabile vanno spesso di pari passo. E sono spesso dovuti a problemi di tipo psicologico, come ansia o stress, specie in periodi impegnativi, ai quali il nostro apparato digerente risulta particolarmente sensibile.
- Gravidanza. Durante questo delicato periodo, l’organismo risente delle variazioni ormonali, in particolare il sistema immunitario che ne viene indebolito. Non dimentichiamo le variazioni ormonali tipiche di questa fase.
Quale dieta per la dissenteria seguire? Alcune raccomandazioni generali
In generale, l’alimentazione in caso di feci liquide dovrà essere nutriente e rimineralizzante, senza appesantire l’intestino o peggiorare l’irritazione intestinale. Ecco i punti salienti:
- Buona idratazione;
- Ridurre il consumo di zuccheri semplici, grassi saturi, lattosio e fibre.
- Preferire metodi di cottura come vapore, forno, griglia o piastra, pentola a pressione, anziché la frittura.
- Condire i primi piatti preferibilmente con un filo di olio extra vergine di oliva a crudo.
- Rispettare una corretta distribuzione dei pasti, evitando pranzo e cena abbondanti e consumando almeno due spuntini nell’arco della giornata.
Assunzione di probiotici e fermenti lattici, batteri vivi utili per riequilibrare la microflora intestinale con la loro azione benefica, rafforzano la barriera intestinale e sono in grado di ripristinare la microflora intestinale alterata.
Ricordiamo che sulle pareti intestinali convivono grandi numerosità di differenti specie batteriche, in perfetta simbiosi con il nostro organismo. Quando necessario, assumere prodotti che contengono probiotici e fermenti lattici in quantità e specie diverse è molto importante.
Infatti, maggiori sono la varietà e la diversificazione delle specie, più probabile sarà la colonizzazione dell’intestino con le specie esistenti.
Contrastiamo la dissenteria: 6 mosse per una dieta equilibrata
Lo scopo principale sarà reintegrare i liquidi persi per via della troppo abbondante emissione di feci, ristabilendo la naturale regolarità intestinale.
Con dissenteria in corso è necessario evitare alimenti ad azione irritante e lassativa, come caffè e prodotti caseari ad alto contenuto di zuccheri o fibra.
Con i primi miglioramenti è possibile inserire nella dieta alimenti teneri, come patate lesse, riso, banane, dall’azione remineralizzante, pane tostato, cracker, carni bianche o carote bollite, alimenti riequilibranti e facilmente digeribili.
Ecco sei semplici regole per ridurre gli episodi di dissenteria
1. Evitare alimenti ad azione irritante e lassativa. Per contrastare le scariche di feci liquide dovremo evitare di consumare cibi speziati, piccanti, fritti, insaccati salati. No a cioccolato e cacao, dolci elaborati e farciti, spuntino confezionati ricchi di zuccheri, dolcificanti o sodio.
2. Evitare bevande dall’azione irritante: caffè, alcolici, bibite gassate e zuccherine, la cui assunzione contribuisce ad acuire l’infiammazione intestinale, con un peggioramento dei sintomi.
3. Sì ad alimenti riequilibranti e cotture leggere. Si potranno assumere carni bianche alla piastra, riso, patate lesse e frutta, ad azione energetica, remineralizzante e riequilibrante. Preferiamo bollitura, cottura al forno, a vapore o alla piastra.
4. Idratazione. Sarà fondamentale idratare e reintegrare i liquidi persi bevendo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, a piccoli sorsi. Sì a tè e camomilla poco zuccherati.
5. Assumere liquidi a temperatura ambiente. Questa è una raccomandazione sempre utile. Bevande molto calde potrebbero irritare la mucosa intestinale, peggiorando la situazione locale, mentre liquidi troppo freddi potrebbero favorire le contrazioni della muscolatura intestinale, provocando crampi addominali.
6. Fare piccoli pasti. Evitiamo pranzi e cene pesanti, per non influire negativamente sul nostro intestino alterato. Meglio tre moderati pasti principali e un paio di spuntini a base di cracker.