Gonfiore addominale, cosa mangiare? 6 consigli per minimizzare il disagio

Se accusiamo un fastidioso gonfiore addominale, cosa mangiare per non aggravare il disturbo? Per gonfiore addominale si intende la tensione a livello addominale dovuta alla pressione del gas accumulato nell’apparato digerente. Vediamo come arginare questo disturbo con l’aiuto delle giuste scelte alimentari.

Gonfiore addominale, cosa mangiare? 6 consigli per minimizzare il disagio

Gonfiore addominale: quali sintomi e perché può comparire

Il gonfiore addominale si manifesta con tensione a livello addominale, dolori all’addome, emissione di gas e rumori intestinali percepibili (borborigmi). Questa condizione può essere il sintomo di altri disturbi o condizioni:

  • Intestino irritabile;
  • Enterite;
  • Colite;
  • Intolleranze alimentari;
  • Dispepsia (cioè difficoltà di digestione);
  • Stipsi;
  • Diarrea
  • Aerofagia, cioè accumulo di aria nel tratto gastro-intestinale dovuta all’ingestione di aria mentre mastichiamo.

Vi sono anche abitudini scorrette che possono causare la formazione di gas intestinali:

  • Mangiare con velocità, masticando frettolosamente i bocconi di cibo;
  • Consumare bevande gassate;
  • Somatizzare ansia e stress.
  • Fumare e bere alcolici;
  • Masticare gomme e succhiare caramelle.

Pancia gonfia? Ecco 6 consigli alimentari per ridurre il disagio

Gonfiore addominale? Ecco cosa mangiare e a cosa rinunciare per attenuare il disagio.

  1. Evitare bevande gassate ricche di zuccheri, che possono agevolare i processi fermentativi intestinali e causare eccessivo accumulo di gas, soprattutto a causa dell’anidride carbonica contenuta in alcune bibite (aranciata, limonata, qualunque tipo di cola).
  2. Evitare il lattosio. Se il nostro gonfiore dipende da una intolleranza al lattosio, l’alternativa più semplice sarà scegliere latte e latticini senza lattosio, in questo caso già scisso nei due zuccheri semplici glucosio e galattosio, facilmente assorbiti dall’intestino. Un formaggio con una stagionatura superiore ai 30 mesi è molto digeribile, poiché il lattosio è completamente fermentato. Anche lo yogurt magro è indicato, per via delle ridotte percentuali di lattosio.
  3. Cucinare senza grassi aggiunti. Scegliamo cotture a vapore, alla griglia, con padella antiaderente, bollitura, evitando le fritture. Infatti, i cibi fritti rallentano lo svuotamento gastrico, favorendo fermentazione e gonfiore.
  4. Attenzione alle fibre. Ortaggi, verdure e legumi contengono molta fibra, specie se consumati crudi. Per riuscire a tollerare questi alimenti possiamo centrifugare frutta e ortaggi, eliminando così la parte di fibra non digeribile. Passiamo dunque con la centrifuga legumi (ceci, lenticchie, piselli) e ortaggi (broccoli, cavoletti di Bruxelles).
  5. Bere una tisana al finocchio. Il finocchio svolge una funzione carminativa, contribuisce cioè a evitare la fermentazione a livello intestinale. Anche menta, coriandolo, cumino, cardamomo e melissa hanno questa proprietà.
  6. Assumere probiotici e fermenti lattici ,batteri la cui azione contribuirà a rafforzare la barriera intestinale contro l’azione dei patogeni, e riequilibrare il microbiota intestinale.

Queste indicazioni non intendono sostituire il rapporto medico-paziente. Per ulteriori indicazioni possiamo rivolgerci al nostro medico di fiducia.