Cosa è la disbiosi? Conosciamo meglio questa condizione
Il nostro intestino è popolato da una moltitudine di microrganismi, in parte buoni e in parte potenzialmente dannosi, in equilibrio tra loro e con il nostro organismo. La disbiosi intestinale è una condizione di squilibrio microbico causata da un aumento eccessivo di una certa popolazione batterica già presente.
Cos’è e quale ruolo riveste la microflora intestinale
La flora batterica intestinale svolge un ruolo importante nella salute dell’organismo, partecipando a funzioni essenziali come la digestione, l’assorbimento dei nutrienti, la sintesi di ormoni (ormoni sessuali come estrogeni e testosterone, ormoni tiroidei e l’insulina), la produzione di vitamine B2, B3, B6, B12 e K. Inoltre un microbiota intestinale ricco e in salute:
- stimola il sistema immunitario
- agisce come una barriera contro le infezioni, producendo sostanze protettive
- mantiene la regolare funzionalità intestinale
- contribuisce ad attivare diverse funzioni metaboliche
- assimila importanti minerali, come calcio, magnesio e ferro.
La disbiosi intestinale: quando la microflora perde il controllo
Pur ricoprendo un ruolo cruciale nel garantire il benessere generale dell’individuo, la flora batterica intestinale è facilmente soggetta ad alterazioni, temporanee o permanenti e con conseguenze più o meno gravi. Ciò accade ogni qualvolta si verifica una delle seguenti condizioni:
- Eccesso di patobionti. Alcuni batteri potenzialmente patogeni (patobionti) che normalmente colonizzano il nostro intestino possono proliferare in modo anomalo, provocando disturbi o patologie di varia natura.
- Riduzione delle specie batteriche benefiche. È il fenomeno contrario. Una perdita significativa dei batteri buoni normalmente presenti nella flora intestinale può dare luogo a disbiosi di varia intensità.
- Riduzione della diversità batterica (riduzione della ricchezza e dell’abbondanza delle specie di microrganismi che compongono il microbiota). Dieta poco bilanciata, scorretto stile di vita, terapie farmacologiche sono solo alcune delle cause di riduzione della diversità batterica e quindi dell’insorgenza di disbiosi.
Le cause della disbiosi intestinale
I fattori che possono alterare la composizione della flora intestinale in età adulta sono differenti:
- Tipo di alimentazione: un’alimentazione a base di cibi molto processati, zuccheri raffinati e grassi animali, non è mai una buona opzione. Al contrario, una dieta di tipo mediterraneo, a base di fibre e proteine di origine vegetale, contribuisce a mantenere una biodiversità batterica molto elevata.
- Fattori ambientali: diversi studi suggeriscono che l’inquinamento atmosferico è associato all’alterazione del microbiota intestinale e del suo ruolo nel metabolismo lipidico [1]
- Stress
- Assetto ormonale: il microbiota intestinale è in grado di secernere ormoni, ma anche di reagire agli ormoni prodotti dall’organismo e regolare i livelli degli ormoni nel sangue. È per questo che eventi che comportano una alterazione ormonale importante come gravidanza, menopausa e periodo premestruale nella donna o pubertà e andropausa nell’uomo spesso si accompagnano a disbiosi e disturbi gastrointestinali
- Terapie farmacologiche: farmaci a base di corticosteroidi, antibiotici, immunosoppressori, chemioterapici o antinfiammatori non steroidei contribuiscono ad alterare la microflora intestinale
- Intolleranze alimentari
- Infezioni (di origine batterica, virale o parassitosi)
- Malattie croniche come il diabete e la celiachia
- Cattive abitudini come fumo, alcool e sedentarietà
- Cambi di stagione
Le cause della disbiosi intestinale nei bambini
Nei bambini, in particolar modo nei lattanti, la microflora intestinale è particolarmente delicata e soggetta a frequenti alterazioni. Le cause di disbiosi a cui può andare incontro un individuo adulto sono particolarmente rilevanti nei soggetti in età pediatrica, la cui flora batterica non è solo in assestamento ma anche conseguenza di parto e allattamento. È ormai noto alla comunità scientifica che il parto naturale e l’allattamento al seno contribuiscono a creare una microflora più ricca e variegata. Al contrario, i bambini nati da parto cesareo e allattati al biberon, presentano uno sviluppo più rallentato della popolazione batterica intestinale e pertanto possono incorrere più facilmente in episodi di disbiosi. Per approfondire i temi relativi a bambini e benessere intestinale, ascolta il nostro podcast AhiaHoilmaldipancia!
I sintomi della disbiosi intestinale
La disbiosi intestinale è alla base di tutti i disturbi che riguardano l’intestino. Pertanto i sintomi possono variare a seconda della causa e della gravità della condizione. In caso di disbiosi potremmo accusare:
- Mal di pancia
- Gonfiore addominale
- Diarrea
- Stitichezza
- Irregolarità intestinale
- Colite
- Alito cattivo
- Feci maleodoranti
Tuttavia un microbiota alterato è correlabile anche a sintomi non prettamente gastrointestinali, quali:
- Mal di testa [2]
- Stanchezza e affaticamento
- Alterazioni dell’umore: la disbiosi può alterare la produzione di serotonina [3], un neurotrasmettitore che regola l’umore e il dolore.
- Ansia e disturbi del sonno: la disbiosi può alterare la produzione di melatonina, un ormone che regola il ciclo sonno-veglia. [4]
- Eczema
- Candidosi
- Obesità o alterazioni non volute del peso corporeo [5]
Quali rimedi per contrastare la disbiosi intestinale?
Il primo passo nel trattamento del dismicrobismo intestinale è l’individuazione, non sempre agevole, e la conseguente rimozione dei fattori che aggravano la crescita dei batteri nocivi. I rimedi al dismicrobismo intestinale possono includere:
- Riduzione dell’assunzione di antibiotici: se la disbiosi è causata dall’assunzione di antibiotici, è importante ridurre o interrompere il trattamento.
- Modifica della dieta: una dieta ricca di fibre e povera di cibi trasformati può aiutare a ripristinare la flora batterica intestinale. In caso di intolleranze o allergie alimentari, sarà opportuno seguire, previo consulto di medico e nutrizionista, una dieta ad eliminazione che sfiammi l’intestino.
- Integratori alimentari: gli integratori alimentari contenenti probiotici, prebiotici e simbiotici possono aiutare a ripristinare la flora batterica intestinale. Il dosaggio dipenderà dalla gravità della disbiosi, mentre la durata del trattamento non potrà essere inferiore alle 3-4 settimane.
Come prevenire la disbiosi intestinale
Per prevenire l’insorgenza di una condizione di disbiosi intestinale è necessario fare attenzione a tutti quegli elementi che fanno parte di abitudini sane.
- Le sane abitudini alimentari, sono senz’altro uno dei primi fattori di prevenzione della disbiosi intestinale. Evitiamo cibi pesanti o irritanti, come dolci, fast food, fritti e in generale tutti gli alcolici. Beviamo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, per idratarci e favorire l’evacuazione.
- Manteniamo uno stile di vita attivo, facendo un po’ di attività motoria che contribuisce a stimolare il transito intestinale.
- Limitiamo l’utilizzo di antibiotici allo stretto indispensabile.
- Integriamo nella dieta probiotici e fermenti lattici, batteri vivi e vitali, ad azione benefica, che agiscono sulla microflora garantendone uno stato di equilibrio. Assumere prodotti che contengono probiotici in quantità e specie diverse è fondamentale: maggiori sono la varietà e la diversificazione delle specie, più probabile sarà la colonizzazione dell’intestino.
- [1] Feng J, Cavallero S, Hsiai T, Li R – Impact of air pollution on intestinal redox lipidome and microbiome . Free Radical Biology and Medicine Volume 151 (2020). DOI: https://doi.org/10.1016/j.freeradbiomed.2019.12.044
- [2] Crawford J, Liu S, Tao F – Gut microbiota and migraine. Neurobiol Pain. (2022 Apr 9);11:100090. DOI: 10.1016/j.ynpai.2022.100090
- [3] Stasi C, Sadalla S, Milani S. The Relationship Between the Serotonin Metabolism, Gut-Microbiota and the Gut-Brain Axis. Curr Drug Metab. 2019;20(8):646-655. DOI: 10.2174/1389200220666190725115503
- [4] Matenchuk BA, Mandhane PJ, Kozyrskyj AL – Sleep, circadian rhythm, and gut microbiota. Sleep Med Rev. 2020 Oct;53:101340. DOI: 10.1016/j.smrv.2020.101340. Epub 2020 May 13. PMID: 32668369
- [5] Gomes AC, Hoffmann C, Mota JF – The human gut microbiota: Metabolism and perspective in obesity. Gut Microbes. 2018 Jul 4;9(4):308-325. DOI: 10.1080/19490976.2018.1465157. Epub 2018 May 24. PMID: 29667480; PMCID: PMC6219651
Formulazioni specifiche in base all’età e per sintomi diversi
I probiotici possono contribuire a equilibrare la flora intestinale.
Sulla mucosa intestinale convivono numerose e differenti specie batteriche, in perfetta interazione con il nostro organismo.
Sarà quindi importante assumere prodotti che contengono probiotici in grandi quantità e di specie diverse: infatti, maggiori saranno quantità e diversificazione di specie, maggiori saranno le probabilità dei fermenti lattici di colonizzare l’intestino, integrare i microrganismi mancanti e contrastare i patogeni.
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